Illustrissimo Signor Ministro,
la federazione SP (USIP – UIL Polizia – LES – ADP – SDP – ANIP-ITALIA SICURA – SNAP), così costituita in data 28 settembre u.s., che rappresenta 5.000 donne e uomini della Polizia di Stato, gradisce innanzitutto rivolgerle, a nome di tutti gli appartenenti alla federazione, le più vive congratulazioni per il nuovo prestigioso incarico cui è stato chiamato ad assolvere nella consapevolezza che la Sua pregressa esperienza, nell’ambito del Ministero dell’Interno e del Dipartimento di P.S., rappresenterà un valore aggiunto rispetto alle scelte che la S.V. adopererà in relazione alle diverse problematiche attinenti il tema della Sicurezza.
Invero, l’attuale situazione socio-economica del Paese versa in uno stato di difficoltà e, certamente, proprio a cagione dell’odierno status quo, il Ministero dell’Interno, da Lei diretto, potrebbe sin da subito adottare le misure più idonee per cercare di dare risposte concrete alle problematiche concernenti la politica dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica.
Ciò posto, per entrare nel merito delle questioni sulle quali vorremmo attirare la Sua attenzione, questa Federazione ritiene che la politica dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica non può prescindere dal ritenere le donne e gli uomini della Polizia di Stato, e più in generale delle Forze dell’Ordine, importantissime risorse umane da salvaguardare.
Ci permettiamo di sottolineare questo tema poiché negli ultimi tempi le aggressioni nei confronti dei tutori dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica stanno aumentando in modo esponenziale; infatti è sotto gli occhi di tutti che il clima di violenza e di intolleranza che sta caratterizzando l’odierna società, attraverso anche i moderni mezzi dei social network, ha dei riverberi negativi sulla serena e pacifica convivenza nel nostro Paese, e le prime vittime di questo furore aggressivo, nelle sue diverse declinazioni, sono proprio le lavoratrici e i lavoratori delle Forze di Polizia, a cui purtroppo nel corso degli anni, spiace sottolineare questa apodittica evidenza: il governo non ha dato le risposte adeguate al problema.
L’ultimo caso eclatante di crudele brutalità è accaduto a Napoli, dove una poliziotta è stata selvaggiamente aggredita e violentata, un fatto grave che scuote tutti e che rimanda, senza ombra di dubbio, all’annosa questione dell’importanza prioritaria della sicurezza urbana, soprattutto nelle grandi metropoli, ove si assiste sempre più frequentemente a scene di violenza gratuita in relazione non solo alle tradizionali forme criminose, ma anche in relazione al dilagare dello sfrenato teppismo delle cosiddette baby gang.
E’ ormai palese che tutti possono rimanere vittime di siffatta violenza e, invero, gli appartenenti alle Forze di Polizia sono proprio i primi a subire tali trattamenti, ecco perché siamo in presenza di un tema di assoluta priorità che non dovrà essere sottovalutato, la Sicurezza è un tema troppo importante per essere affrontato con piglio ragionieristico; difatti non può più nascondersi il fatto che la Polizia di Stato è ormai sotto organico da tempo e peraltro con una età media elevatissima.
Non c’è più tempo da perdere!
Necessita pertanto rimpinguare gli organici attraverso nuove e corpose assunzioni, continuare ad affrontare le complesse tematiche che incidono sulla tutela dei cittadini senza un’adeguata implementazione delle forze messe in campo, rischia di far saltare il sistema Sicurezza; in considerazione di ciò, siamo certi Sig. Ministro, che la Sua esperienza e la Sua profonda conoscenza del tema sopra esposto, l’aiuteranno ad affrontare la questione con la determinazione di chi vuole realmente dare risposte concrete a tutti gli appartenenti alle Forze di Polizia e più in generale a tutto il Paese.
Sig. Ministro, siamo perfettamente consci che tanti sono i problemi che la S.V. dovrà affrontare e siamo convinti però che Ella condividerà il fatto che i temi riguardanti i diritti delle donne e degli uomini della Polizia di Stato meritano un posto di riguardo nell’agenda che da Ministro dovrà esaminare e trattare.
A tal proposito, sempre riguardo i diritti delle poliziotte e dei poliziotti, ci permettiamo anche di segnalarle la mancata applicazione del Decreto Milleproroghe in relazione al concorso interno per 1141 Vice Ispettori della Polizia di Stato bandito nel 2020, il quale consente l’applicazione del Decreto Semplificazione anche nei confronti delle procedure concorsuali per le Forze dell’Ordine; ancor più nello specifico ci permettiamo di evidenziare che applicando la prevista norma si potrebbe eliminare la prova orale ancora non espletata (previa modifica del bando di concorso pubblicato a firma del Capo della Polizia) di guisa che immettere rapidamente nel ruolo degli Ispettori i candidati risultati idonei attraverso lo scorrimento della graduatoria, strumento peraltro già applicato da tutta la Pubblica Amministrazione.
Sig. Ministro, ci siamo permessi di segnalare questa questione sin da subito perché tale provvedimento normativo scade il 31 dicembre 2022 ed il Dipartimento di P.S., in tutto questo lasso di tempo, a differenza dei precedenti concorsi interni, inspiegabilmente non ha voluto applicare una procedura di semplificazione che accelererebbe l’immissione di personale qualificato in un ruolo importante come quello degli Ispettori della Polizia di Stato.
Con ciò senza dimenticare le annose e dolorose criticità che riguardano il vestiario, gli automezzi, le strutture che oggi mostriamo non come avremmo voluto in termini efficienza ed efficacia.
Si aggiungano i regolamenti obsoleti e anacronistici (regolamento di servizio e regolamento di disciplina) di cui il personale della Polizia di Stato patisce da anni gli effetti negativi di regole incomprensibili.
Chiudiamo nell’esprimerle il nostro apprezzamento in merito ai ringraziamenti che la neo Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni, si è sentita di rivolgere in parlamento nel Suo primo discorso di presentazione alle Camere nei confronti degli appartenenti alle Forze dell’Ordine.
Le parole del Presidente ci rincuorano e ci fanno ben sperare quando Lei stessa fa presente che molto spesso gli uomini di Stato non difendono i propri tutori dell’ordine preferendo di stare dall’altra parte.
Mai parole così indovinate se pensiamo alla nostra federazione sindacale che vanta circa 5.000 iscritti (ovvero ha superato la soglia della maggiore rappresentatività) e che la burocrazia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza da più di un mese latita nel comunicare tale organismo (lecito e legittimamente composto innanzi al notaio) a tutti gli Uffici di Polizia d’Italia, tentando di comprimere le Libertà, i Diritti e la Rappresentanza sindacale dei poliziotti.
Un’assurdità di altri tempi che non può trovare sponda in chi crede nella democrazia e nel pluralismo di idee e di valori.
Siamo certi che Lei, anche attraverso un incontro che auspichiamo a stretto giro, possa colmare questo vuoto democratico e farsi portavoce di una nuova stagione dove la burocrazia sia amica di chi vuole esprimersi e lavorare e non anche matrigna cinica di chi si sacrifica per difendere l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Siamo convinti che, oggi, inizia una nuova stagione e che Lei saprà difendere le libertà ed i diritti dei poliziotti più di chiunque altro nella storia.
Con i segni della più elevata stima, cordiali saluti.

Roma, 25 ottobre 2022

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Sindacato di Polizia - Unione Sindacale Italiana Poliziotti